venerdì 3 giugno 2016

Gli haiku della settimana


Haiku nr 2 Chiara Taormina
Silenzio e pace
Pioggia di bianca luna
sul letto vuoto


Haiku nr 10 Maria Angela Da Pozzo
Si adagia l'alba
Sopra i rami infuocati
Bianca la schiuma


Haiku nr 15 Milena Milady Aliberti
Luce di luna
Rosso che è vampata
fiamma d'acero


 Haiku nr 18 Rosa Maria Di Salvatore
 Luce di luna
che gioca a nascondino
Sui davanzali




sabato 21 maggio 2016

Gli haiku del gioco settimanale







 Dal gruppo haiku "Il tempo senza tempo" gli haiku vincitori del gioco settimanale:



luna calante -
nell'ignoto del buio
frusciar di vento






notte di pece -
dietro l'angolo oscuro 

strani rumori 




Rosa Maria Di Salvatore
 
buia la notte -
vanno lontano i sogni

oltre le stelle



 

sabato 14 maggio 2016

cos'è un haiku e il suo kigo

Haiku
 Lo haiku ha origini molto incerte: sembra derivare dal genere di poesia classica giapponese chiamato waka 和歌 (letteralmente, "poesia giapponese"), poi ribattezzata tanka 短歌 ("poesia breve") da Masaoka Shiki, ma molto probabilmente trae origine dalla prima strofa (lo hokku) di un renga, il componimento poetico a più mani. Lo haiku è caratterizzato dalla peculiare struttura in 3 versi, rispettivamente di 5, 7 e 5 more. Per la sua immediatezza e apparente semplicità, lo haiku fu per secoli una forma di poesia "popolare" trasversalmente diffusa tra tutte le classi sociali in contrasto alla ben più elaborata poesia cinese o alle costruzioni retoriche dei waka e solamente nel XVII secolo venne riconosciuto come una vera e propria forma d'arte grazie ad alcune opere di famosi scrittori tra cui Matsuo Basho. Lo haiku è una poesia dai toni semplici, senza alcun titolo, che elimina fronzoli lessicali e retorica, traendo la sua forza dalle suggestioni della natura nelle diverse stagioni. La composizione richiede una grande sintesi di pensiero e d'immagine in quanto il soggetto dell'haiku è spesso una scena rapida ed intensa che descrive la natura e ne cristallizza dei particolari nell'attimo presente. L'estrema concisione dei versi lascia spazio ad un vuoto ricco di suggestioni, come una traccia che sta al lettore completare.

Kigo
 In ogni haiku è presente un riferimento stagionale (il kigo 季語 o "parola della stagione"), cioè un accenno alla stagione che definisce il momento dell'anno in cui viene composto o al quale si riferisce. Il kigo può essere un animale (come la rana per la primavera o la lucciola per l'estate), un luogo, una pianta, ma anche il nome di un evento oppure una tradizione, come ad esempio i fuochi d'artificio per indicare l'estate. Il kigo costituisce il tema principale dello haiku ed è considerato dagli haijin 廃 人 ("poeti di haiku") il cuore stesso del componimento poetico. Il Maestro giapponese Seki Ōsuga (1881-1920) afferma al riguardo come “il richiamo alla stagione rappresenta quel sentimento che emerge dalla semplice osservazione e contemplazione della dignità naturalistica, e proprio qui risiede l'interesse nei confronti della poesia haiku, laddove ogni cosa è armonizzata e ricondotta ad unità attraverso questo stesso sentimento.” Data la loro importanza per la corretta scrittura di haiku, in Giappone vengono redatti dei cataloghi chiamati saijiki 歳時記 ("antologia delle stagioni") che raccolgono tutti i riferimenti divisi per stagione in sette sezioni convenzionali: Stagione, Fenomeni celesti, Fenomeni terrestri, Eventi, Vita umana, Animali e Piante. In rete trovate anche sillogi di  saijiki in italiano per documentarvi meglio.

(fonte  web
wikipedia)